Salerno, duomo, monumento funebre di Nicola Piscicelli
Tipologia Fotografia
Data cronica
- Prima metà del XX sec.
Materia e tecnica
- Negativo su lastra di vetro alla gelatina ai sali d'argento
Cromatismo
- b/n
Dimensioni
- Unità di misura
- mm
- Altezza
- 98
- Larghezza
- 149
- Riferimento alla parte
- supporto primario
Formato
- 10x15
Notizie storico-critiche
- Il Duomo di Salerno fu costruito tra il 1080 e il 1085 dopo la conquista della città da parte di Roberto il Guiscardo, mentre era arcivescovo Alfano I, poeta e medico della famosa Scuola Medica Salernitana. La chiesa fu consacrata nel giugno del 1084 da Papa Gregorio VII, ospite in esilio della città. L’aspetto attuale risale all’intervento barocco del '700, mentre ai restauri del sec. XX si deve il ripristino delle originarie forme della facciata. Per una scalinata seicentesca si raggiunge la cosiddetta porta dei Leoni, portale romanico del sec. XI, dietro la quale si stende l'atrio, di chiaro influsso arabo: la vasca al centro del quadriportico proviene da Paestum, di età classica e medievale sono i sarcofagi sotto il portico. Sul fianco destro della facciata della chiesa si leva il campanile (1137-45), anch'esso di ispirazione araba e modello per gli altri esemplari sulla Costiera. La facciata ha tre portali, di cui il centrale conserva le imposte bronzee fuse a Costantinopoli nel 1099, racchiuse da una cornice lavorata e coronate da un affresco (sec. XI e XVIII). L’interno è a tre navate scandite da cappelle laterali e chiuse da absidi semicircolari e conserva in gran parte l'aspetto conferitogli nel '700. Numerose, però, le tracce medievali: al sec. XIII data, nel lato destro della navata centrale, l'ambone maggiore, retto da 12 colonne e decorato a mosaico, e coevo è l'antistante candelabro per il cero pasquale, alto m 5.3 e pure incrostato di mosaici; ancora più antico (1181) è l'ambone a sinistra, su quattro colonne dai ricchi capitelli da cui partono archi a sesto ribassato. Raffinata è anche l'antica iconostasi, smagliante di decorazioni musive, che cinge il coro, chiuso a destra dal pulpito seicentesco e a sinistra dal barocco trono arcivescovile. Alle antiche origini del Duomo rimandano, oltre a colonne e archi che si riconoscono nelle navate laterali, i mosaici bizantineggianti (1258-66) dell'abside destra, detta cappella delle Crociate (vi si benedicevano le armi dei soldati prima della partenza), o di Gregorio VII (ne custodisce il sepolcro), e un polittico in marmo (sec. XIV) nel transetto. Al termine della navata sinistra, il sepolcro della regina Margherita di Durazzo, opera di Antonio Baboccio che riutilizza un sarcofago romano. La cripta, cui si scende al fondo delle navate laterali, fu rifatta in chiave barocca nel '600.
Ubicazione
- Sarno, ex convento di San Domenico, via San Domenico, snc
Contenitore giuridico
- Denominazione
- Archivio fotografico IL DIDRAMMO APS
Numerazione definitiva
- Prefisso
- MDA
- N. definitivo
- 174
Documentazione
- Tipologia documentazione
- Documentazione fotografica
- Codice identificativo
- MDA_0174_NEV
- Genere
- documentazione allegata
- Titolo/didascalia
- Salerno, duomo, monumento funebre di Nicola Piscicelli
- Ente proprietario
- IL DIDRAMMO APS
- Nome file digitale
- MDA_0174_NEV
- Indirizzo web (URL)
- http://www.ildidrammo.it/