de Angelis, Michele

Tipologia Persona
Michele de Angelis
Michele de Angelis

Biografia / Storia

Michele De Angelis, nato a Salerno nel 1875 ove si spense il 28 aprile del 1939, ricopre un ruolo di primo piano all’interno del panorama architettonico e storico-culturale della Salerno tra la fine dell’800 e il primo quarantennio del ‘900. La sua intensissima attività investe l’area geografica della città di Salerno  e provincia per i numerosi, articolati ed eterogenei interventi - a committenza sia pubblica che privata - progettati e realizzati, anche in collaborazione con altri tecnici : da strade e ponti, a reti idriche e fognarie, a residenze popolari o per la ricca borghesia, all’edilizia scolastica, a  cappelle gentilizie, all’impegno tecnico e di ricerca storico-artistica nella progettazione e attuazione di tanti interventi di restauro ai monumenti cittadini.

L’Ingegnere, insomma, sempre con instancabile attivismo, è parte vitale  di quel momento storico di crescita e trasformazione della sua città natale e di quel contesto di  grande  fermento culturale e  di ripensamento urbanistico, connotandosi come uno degli artefici della “città moderna”.

Sue sono le dimore Angrisani, Braca, Catino, Colonnelli, Daniele, Iemma, Scaramella, costruite a ridosso delle principali arterie di espansione urbana (Corso Garibaldi a sud, Via dei Principati a est); la costruzione dei Magazzini Generali al Molo Manfredi, la co-progettazione del nuovo lungomare; ed ancora il bel Teatro Luciani sul Corso Vittorio Emanuele;  la realizzazione di nuovi edifici scolastici: il Barra  e il Vicinanza, il Liceo “Tasso”; gli impegnativi e innovativi  interventi di restauro al Convitto Nazionale, all’Acquedotto Normanno, al Duomo,  operando efficacemente  accanto a Gino Chierici, stimato Soprintendente a beni artistici.

Dunque, un  forte legame con la città che, in più interventi editoriali, esprime raccontandone con perizia e passione la storia e le bellezze. Salerno «una gemma della Corona d’Italia che splende di luce propria …insigne città, baciata dalle tranquille acque del suo mare, recinta ai fianchi ed alle spalle dalle campagne ricche e felici, che si disperdono a distanza verso i venerandi ruderi di Posidonia, mentre stringe, in amorevole amplesso, il vecchio duomo del Guiscardo, custode delle sue più care memorie», così scrive in  Salerno,prima capitale del Mezzogiorno, all’interno della collana  Le cento città d’Italia illustrate, edita da Sonzogno.

Dunque, i suoi studi sulla storia di Salerno ne fanno un convinto e competente animatore della riscoperta della città. Anzi, la lettura accurata delle evidenze architettoniche ed artistiche presenti e di quelle che andavano affiorando durante gli interventi di restauro, riesce a risvegliare negli intellettuali salernitani la consapevolezza di appartenere ad un luogo che stava ritrovando la propria dignità storica ed artistica e le radici del fermento culturale che attraversava la città in quel periodo.

Ma De Angelis va ben oltre i confini del suo specifico ambito professionale. Coltiva  interessi molteplici ed eterogenei e nutre una particolare passione per la fotografia che utilizza soprattutto per corredare i suoi studi e suffragare le sue ipotesi storiche. Sebbene autodidatta, ne padroneggia la tecnica e la strumentazione con perizia e pignoleria, realizzando immagini di vario formato e di grande accuratezza, con inquadrature rigorose e tecnicamente ineccepibili con le quali illustra i suoi studi e la sua città, annotandone minuziosamente i processi produttivi e riproduttivi.

Il nostro assume sempre più consapevolezza che la fotografia è un mezzo per “mostrare” e “dimostrare”; intuisce che l’immagine fotografica ha una evidenza storico-narrativa di inimmaginabile portata documentale.

Mostrare l’amata Salerno e le sue emergenze; documentare le fasi di lavorazione di alcune sue opere, come testimoniano le numerose immagini del cantiere del Liceo Tasso e del restauro del Duomo; fermare su un supporto sensibile le preziose testimonianze dell’evoluzione urbana di Salerno che, in alcuni scorci del centro storico, sono ancora    sovrapponibili alla situazione attuale o, come altre evidenze testimoniano, scenari e prospettive perduti o irrimediabilmente compromessi; e cosa dire delle vedute panoramiche che riprendono Salerno dall’esterno che permettono di apprezzare la crescita urbana e di leggere le principali linee di espansione.

 

Date di esistenza

Luogo di nascita
Salerno
Data di nascita
15/04/1875
Luogo di morte
Salerno
Data di morte
15/06/1939

Attività e/o professione

Qualifica
Ingegnere

Nazionalità

Italiana

Fotografia

Fondo / Raccolta

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